Fondata nel 1923 da Anselmo Bucci in vicolo Terracina 13, a Faenza, la manifattura "Bucci Anselmo Ceramiche" si impone immediatamente nel panorama ceramico internazionale partecipando con successo alle esposizioni di Barcellona e di Lipsia e ottenendo ampi riconscimenti.
Nei primi anni di attività collaborano con la manifattura Aldo Bacchilega, Arnaldo Savioni, Ennio Golfieri e Luigi Bedronici.
Dallo stesso anno collabora con lui anche Francesco Nonni e molte delle ceramiche del Nonni sono modellate nel suo laboratorio e decorate da lui con sapiente uso di smalti oro e colori caldi e lumeggiati e proprio dalla collaborazione tra Francesco Nonni e Anselmo Bucci nasce il famoso "Corteo nuziale" composto di 23 pezzi e presentato a Parigi all'esposizione di arti decorative del 1925 dove è premiato con una medaglia d'argento.
Ancora nel 1925 e poi nel 1927 la manifattura partecipa alla Biennale di Monza, nel 1928 all'Esposizione di Torino, nel 1930 alla Triennale di Milano, nel 1935 è all'Esposizione Internazionale di Bruxelles e nel 1940 vince il Gran Premio della Triennale di Milano.
Dal 1928 vengono realizzata nei forni della fabbrica alcune ceramiche in stile futurista disegnate da Giacomo Balla.
Nel 1930 la ditta viene premiata con medaglia d'oro alla Triennale di Milano.
Nel 1935 è medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Bruxelles.
Nel 1939 è vincitrice del Gran Premio alla Triennale di Milano.
Dopo qualche anno una grave malattia lo costringe ad interrompere l'insegnamento.
Negli anni del dopoguerra chiude la manifattura di vicolo Terracina e trasferisce materiali ed attrezzature in uno stabile di via Tonducci 1.
Negli anni successivi sposta nuovamente il laboratorio nei locali di Corso Matteotti 12 dove realizza una produzione d'arte costituita quasi esclusivamente da pezzi unici o in piccola serie.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta è costretto a lasciare l'attività e nel 1959 Anselmo Bucci muore.

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