Pio FABRI | QUOTAZIONI |
Pio Fabri nasce a Roma nel 1847.
Figlio di un antiquario, Leopoldo, inizia giovanissimo a
dedicarsi all'arte.
Nel 1872 sposa Guendalina Castellani, figlia dell'orafo Augusto
Castellani, dalla quale ha una figlia, Emma, anche lei ceramista, e inizia a frequentare il
laboratorio del suocero, a piazza Fontana di Trevi, punto di
ritrovo di artisti e luogo di sperimentazione di tecniche
decorative antiche e moderne.
Successivamente apre un laboratorio ceramico in via del Babuino
65 e cuoce i suoi lavori presso la fornace dei fratelli Borzelli a Trastevere.
Nel 1881 apre un laboratorio ceramico dotato di forno e nel 1883
esordisce alla mostra tenuta al Palazzo di Belle Arti di Roma con
alcune ceramiche ispirate alla maiolica rinascimentale ed
islamica decorate a smalto e arricchite di preziosi lustri
argento e oro.
Nel 1884 è presente all'Esposizione Internazionale di Torino
dove viene premiato con una medaglia d'oro e nel 1885 partecipa
all'Esposizione di Anversa, anche qui premiato con medaglia
d'oro.
Artista-artigiano lavora da solo nel suo laboratorio che presto
dota di tre forni, uno per la cotture a gran fuoco e due a
muffola utilizzati per i lustri metallici oro e argento di cui è
maestro.
Nel 1889 partecipa, con ceramiche ispirate
all'Islam, all'arte greco-bizantina, al medioevo e al
rinascimento, alla Mostra della Ceramica e dell'Arte Vetraria
svoltasi a Roma e l'anno seguente, sempre a Roma, espone i suoi
lavori alla Mostra Industriale.
Nel 1898 è a Torino all'Esposizione Generale Italiana, nel 1900
all'Esposizione Internazionale di Parigi e nel 1901 alla LXXI
Esposizione di Belle Arti organizzata dalla Società Amatori e
Cultori d'Arte di Roma.
Tra l'inizio del secolo e lo scoppio della prima guerra mondiale
Pio Fabri presenta numerosi suoi lavori all'estero partecipando a
mostre in Inghilterra e Stati Uniti dove gli vengono riconosciute
le sue grandi capacità di riprodurre le antiche ceramiche
italiane.
Negli anni successivi dirada sempre di più la sua attività di
ceramista e nonostante sia invitato a più riprese a partecipare
a manifestazioni e mostre di ceramica, accetta raramente di
esporre le sue opere e alla fine del primo decennio del secolo
chiude la sua bottega.
Pio Fabri muore a Roma nel 1927.