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Vincenzo SOLIMENE (primo del nome)  

Vincenzo (primo del nome) Solimene, detto "u'cupaiuolo" (il torniante), è il capostipite di una delle più importanti famiglie di faenzari vietresi.
Nato a Vietri nel 1876 lavora sin da giovanissimo come apprendista presso la manifattura "
Amabile" e poi, come torniante, presso la fabbrica ceramica "I.C.A.M." di proprietà di Vincenzo Pinto.
Fatta esperienza si mette in proprio inizia una produzione a cottimo di vasi e ceramiche d'uso fatti al tornio.
Nel 1937, coadiuvato da alcuni dei suoi figli,
Antonio (primo del nome), Francesco (primo del nome) e Vincenzino, rileva la fabbrica di Luigi Amabile e fonda la manifattura per la produzione di ceramiche artistiche "C.A.S." (Ceramiche Artistiche Solimene).
La fabbrica, alla fine della guerra, produce soprattutto stoviglieria per le truppe alleate e povere ceramiche d'uso, dette "robba siciliana", dai semplici decori.
Nel 1954 la fabbrica viene distrutta da un alluvione e i Solimene acquistano locali e terreni della ex "Vetreria Ricciardi", a via Madonna degli Angeli, ed iniziano la costruzione di un grande stabilimento, progettato dall'architetto Paolo Soleri, che dopo annosi problemi burocratici entra in produzione nel 1965 per raggiungere la piena produttività nel 1969.
Vincenzo (primo del nome), capostipite di una delle famiglie che più hanno influito sul rinnovamento ceramico vietrese, muore a Vietri nel 1958.

www.ceramicasolimene.it

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